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Vernice in coni

Con l’espressione “vernice in coni” ci si riferisce potrebbe riferirsi a una sostanza utilizzata per proteggere le aree non incise di una lastra durante il processo di incisione. La vernice in coni, in questo caso, è una vernice resistente all’acido o al mordente utilizzata per coprire le parti della lastra che l’artista desidera preservare e lasciare intatte, mentre l’area scoperta sarà soggetta all’azione del mordente.

Ecco come funziona il processo con la vernice in coni:

  1. Preparazione della lastra: L’artista inizia con una lastra, spesso in metallo come rame o zinco, sulla quale desidera incidere un’immagine. La superficie della lastra viene pulita e preparata per l’incisione.
  2. Applicazione della vernice in coni: L’artista applica la vernice in coni (solitamente di colore scuro o nero) sulla superficie della lastra, coprendo le aree che non devono essere incise. Questa vernice in coni funge da barriera tra la superficie della lastra e il mordente.
  3. Incisione: L’artista incide l’immagine desiderata sulla lastra, generalmente utilizzando strumenti come punte di metallo, bulini o altre tecniche di incisione. Il mordente mangerà via le parti non protette dalla vernice in coni, lasciando inciso solo ciò che è esposto.
  4. Rimozione della vernice in coni: Dopo che l’incisione è stata completata e il mordente ha fatto il suo lavoro, l’artista rimuove la vernice in coni dalla lastra, rivelando l’immagine incisa.

La vernice in coni è essenziale nel processo di incisione perché protegge le parti della lastra che non devono essere incise, consentendo all’artista di controllare con precisione dove verranno create le linee e le immagini. La vernice in coni è resistente agli acidi utilizzati come mordenti e può essere rimossa facilmente quando il processo di incisione è terminato.1

  1. Descrizione fornita da ChatGPT (21.10.2023) ↩︎
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Durezza della vernice da incisione

La “durezza della vernice da incisione” si riferisce alla resistenza meccanica della vernice o dell’inchiostro utilizzato in tecniche di stampa incisoria, come l’acquaforte, l’acquatinta o la puntasecca. Questa durezza influisce sulla durata della vernice e sulla sua capacità di aderire alle aree incise di una lastra di metallo o di altri supporti.

Nella stampa incisoria, l’artista applica la vernice o l’inchiostro sulla superficie di una lastra incisa. La vernice riempie le incisioni e le cavità della lastra, creando così l’immagine desiderata. La durezza della vernice è importante per diverse ragioni:

  1. Resistenza all’abrasione: La vernice da incisione deve essere abbastanza dura da resistere all’abrasione quando la lastra viene pulita o strofinata per rimuovere l’eccesso di vernice. Una vernice troppo morbida potrebbe rimuoversi facilmente dalla superficie incisa.
  2. Resistenza all’usura: Durante il processo di stampa, la vernice deve resistere all’usura causata dalla pressione applicata dalla pressa da stampa e dal contatto con il supporto di stampa. Una vernice troppo morbida potrebbe usure eccessive, compromettendo la qualità delle stampe successive.
  3. Durata delle stampe: La durezza della vernice influenza la durata delle stampe. Una vernice dura è più resistente all’usura e all’inaridimento nel tempo, il che è importante per le stampe a edizione limitata o a tiratura limitata.
  4. Controllo del tono e del dettaglio: La durezza della vernice influisce sul controllo del tono e dei dettagli nell’opera d’arte incisa. Una vernice più dura può consentire un maggiore controllo sulle sfumature tonali e sui dettagli.

L’artista può regolare la durezza della vernice da incisione scegliendo diverse formule di vernice o mescolando la vernice con additivi o diluenti specifici. La scelta dipende spesso dalle preferenze dell’artista e dalle esigenze specifiche della tecnica di incisione utilizzata.

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Bastoncino da litografia

Il “bastoncino da litografia” è un termine generico che può riferirsi a diverse cose nella pratica della litografia:

  1. Bastoncino di crayon litografico: Si tratta di un tipo di matita o pastello utilizzato nella litografia. Questi bastoncini sono solitamente realizzati con una miscela di grassi e pigmenti, che viene applicata direttamente sulla pietra litografica o sulla lastra di alluminio. Gli artisti utilizzano questi bastoncini per disegnare o scrivere sull’area di stampa, e l’inchiostro aderisce alle aree in cui è stato applicato il crayon litografico.
  2. Bastoncino per disegnare sulla lastra litografica: Un altro tipo di “bastoncino da litografia” potrebbe essere uno strumento utilizzato per disegnare direttamente sulla lastra litografica. Questo strumento può essere costituito da una varietà di materiali, come legno, plastica o metallo, e può avere una punta o un’estremità in cui è montato il crayon litografico. Gli artisti utilizzano questo strumento per applicare il crayon alla lastra in modo controllato.

In entrambi i casi, il “bastoncino da litografia” è uno strumento chiave nel processo litografico che consente agli artisti di creare immagini e disegni sulla superficie della lastra litografica, che poi verranno utilizzati per la stampa. La scelta di strumenti e materiali dipenderà dalle preferenze dell’artista e dal risultato desiderato.1

  1. Descrizione fornita da ChatGPT (21.10.2023) ↩︎
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Litografia

La litografia è una tecnica di stampa o di incisione che coinvolge la creazione di immagini su una superficie piana, come una lastra di pietra o metallo, in modo che queste immagini possano essere trasferite su carta o un altro supporto. La litografia è una delle tecniche artistiche di stampa più popolari ed è stata ampiamente utilizzata per la riproduzione di opere d’arte e la stampa di poster, manifesti e altre grafiche.

Ecco come funziona il processo di litografia:

  1. Preparazione della lastra: La lastra di litografia, spesso realizzata in pietra calcarea o alluminio, viene preparata con una superficie liscia e uniforme. Questa superficie può essere trattata chimicamente o fisicamente in modo che le parti che devono rimanere bianche respingano l’inchiostro, mentre le parti che devono essere stampate attraggano l’inchiostro.
  2. Disegno o incisione: L’artista crea o disegna l’immagine desiderata sulla superficie della lastra con un materiale idrorepellente, come una sostanza a base di grasso. Questo materiale crea una barriera che separa le aree di stampa da quelle non stampate.
  3. Inchiostro: Un rullo o una spatola viene utilizzato per applicare l’inchiostro alla superficie della lastra. L’inchiostro aderisce solo alle parti dell’immagine disegnate dall’artista, a causa della barriera idrorepellente.
  4. Stampaggio: Un foglio di carta o un altro supporto viene premuto contro la lastra di litografia. La pressione fa sì che l’inchiostro trasferisca l’immagine sulla superficie del supporto.
  5. Ripetizione: Il processo di applicazione dell’inchiostro e stampaggio può essere ripetuto più volte per creare copie multiple dell’immagine.

La litografia è nota per la sua capacità di catturare dettagli fini, tonalità sottili e texture, rendendola popolare tra gli artisti. È una tecnica versatile che può essere utilizzata sia per la stampa in bianco e nero che per la stampa a colori. La litografia è anche ampiamente utilizzata in campo commerciale per la stampa di materiali come manifesti, locandine e illustrazioni.

Cronologia della litografia

  1. Invenzione della litografia: La litografia fu inventata dallo scienziato e pittore tedesco Alois Senefelder nel 1796. Senefelder sviluppò la tecnica come un modo economico per stampare il suo lavoro teatrale. La scoperta della litografia rivoluzionò il mondo della stampa, poiché permetteva la produzione di immagini dettagliate senza l’uso di lastre di metallo incise o intagliate.
  2. Diffusione in Europa: La litografia si diffuse rapidamente in Europa nel XIX secolo. La sua capacità di riprodurre dettagli fini e la possibilità di stampare a colori la resero popolare per la produzione di opere d’arte, manifesti, illustrazioni e testi.
  3. La litografia artistica: Verso la metà del XIX secolo, molti artisti importanti, tra cui Honoré Daumier, Eugène Delacroix e Henri de Toulouse-Lautrec, cominciarono a utilizzare la litografia come mezzo per creare opere d’arte originali. La tecnica consentiva loro di esplorare nuove possibilità espressive e di raggiungere un pubblico più ampio.
  4. Il periodo d’oro: La litografia raggiunse il suo apice di popolarità e sviluppo durante il periodo d’oro della litografia, tra il 1830 e il 1860. Durante questo periodo, furono prodotte numerose opere d’arte litografiche di grande raffinatezza e bellezza.
  5. Declino e rivitalizzazione: Con il passare degli anni, la litografia perse terreno a favore di altre tecniche di stampa. Tuttavia, nel corso del XX secolo, l’interesse per la litografia artistica è stato rivitalizzato da artisti moderni come Pablo Picasso, Marc Chagall e Joan Miró. Questi artisti hanno sperimentato con la tecnica e contribuito a rinnovare l’arte litografica.
  6. La litografia nel XXI secolo: Oggi, la litografia è ancora praticata da artisti e stampatori di tutto il mondo. La tecnologia moderna ha reso possibile la produzione di litografie digitali, ma molte persone continuano ad apprezzare l’arte tradizionale della litografia.

La litografia ha una storia ricca e diversificata ed è stata un mezzo importante per la produzione di opere d’arte, illustrazioni, stampa commerciale e manifesti nel corso dei secoli.1

  1. Descrizione fornita da ChatGPT (21.10.2023) ↩︎
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Viscosità dell’olio di lino

La viscosità dell’olio di lino nei colori ad olio è misurata tramite un dispositivo noto come viscosimetro. Il viscosimetro è uno strumento progettato per misurare la viscosità di un liquido, inclusi oli di lino, vernici, e altri materiali viscosi.

Misurazione della viscosità dell’olio di lino nei colori ad olio

Campionamento: Si preleva un campione dell’olio di lino presente nei colori ad olio. È importante che il campione sia rappresentativo del prodotto reale e che sia stato adeguatamente miscelato.

  1. Impostazione del viscosimetro: Il viscosimetro viene configurato in base alle specifiche dell’olio di lino o del prodotto in esame. Ciò può includere la selezione della geometria del viscosimetro e della temperatura di test.
  2. Misurazione: Il campione di olio di lino viene inserito nel viscosimetro, e lo strumento misura il tempo che impiega il liquido a fluire attraverso una determinata geometria o apertura. La viscosità è quindi calcolata in base a questa misurazione.
  3. Interpretazione dei dati: I dati ottenuti dal viscosimetro vengono analizzati per determinare la viscosità dell’olio di lino. La viscosità può essere espressa in unità come poise o centipoise (cps) a una determinata temperatura.

È importante notare che la viscosità dell’olio di lino può variare a seconda della temperatura. Pertanto, le misurazioni vengono spesso eseguite a temperature specifiche per garantire che i dati siano confrontabili. La temperatura più comune per la misurazione della viscosità è di solito di 25 °C (77 °F).

La viscosità dell’olio di lino nei colori ad olio è una caratteristica importante poiché influisce sulla lavorabilità del colore e sulla tecnica pittorica. Gli artisti possono preferire oli di lino con viscosità diverse in base alle loro esigenze artistiche e alle tecniche di pittura.

30 poise

Un olio di lino con una viscosità di 30 poise è relativamente viscoso, il che significa che è più spesso rispetto ad alcuni altri oli di lino. Questa viscosità influenzerà come il colore ad olio si comporta e come si stende quando viene utilizzato nell’arte.

Nella preparazione di colori ad olio, l’olio di lino viene spesso miscelato con pigmenti per creare una pasta colorata che può essere applicata su una superficie artistica. La viscosità dell’olio di lino influenzerà la consistenza della pasta, la sua facilità di applicazione e il tempo che impiega a essiccare.

Un olio di lino più viscoso come quello con 30 poise potrebbe risultare in una pasta di colore più densa, che può essere utile per alcune tecniche artistiche, come la pittura ad impasto, dove l’artista desidera una texture spessa e pronunciata. Tuttavia, il tempo di essiccazione potrebbe essere più lungo rispetto a oli di lino meno viscosi.

In sintesi, la viscosità dell’olio di lino è una caratteristica importante nella preparazione di colori ad olio e influenzerà la lavorabilità e il risultato finale del colore. Differenti viscosità sono utilizzate in base alle esigenze specifiche dell’artista e alla tecnica pittorica scelta.1

  1. Descrizione fornita da ChatGPT (22.10.2023) ↩︎
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Pigmento azoico

Un pigmento azoico è un tipo di pigmento organico ampiamente utilizzato nell’industria dei coloranti, delle vernici, degli inchiostri e dei tessuti. Questi pigmenti prendono il nome dalla loro struttura chimica, che include il gruppo funzionale “azo” (-N=N-), che è costituito da due atomi di azoto connessi da un doppio legame. Questa struttura azoica conferisce ai pigmenti azoici la loro capacità di produrre una vasta gamma di colori brillanti e stabili.

I pigmenti azoici possono essere prodotti in diverse tonalità, tra cui giallo, arancione e rosso, e sono noti per la loro eccellente stabilità alla luce e alla migrazione, il che significa che i colori rimangono brillanti e stabili nel tempo. Queste caratteristiche li rendono una scelta popolare in molte applicazioni, tra cui la produzione di coloranti per tessuti, vernici per artisti, vernici industriali, inchiostri da stampa e colori per plastica.

Un esempio ben noto di pigmento azoico è il “giallo azoico,” che è una tonalità di giallo intensa e ampiamente utilizzata. La versatilità e la durata dei colori dei pigmenti azoici li rendono un componente fondamentale in molte industrie in cui la qualità del colore è importante.1

  1. Descrizione fornita da ChatGPT (19.10.2023) ↩︎
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Macchina in tondo

Esemplare di Macchina Continua "in tondo" esposta al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano

La “macchina in tondo” (detta anche “macchina continua” o “macchina continua in tondo”) è una tipologia di macchina utilizzata nella produzione di carta. È un tipo di macchina continua rotativa che è progettata per la produzione di rotoli o bobine di carta, in contrapposizione alle tradizionali macchine piatte che producono fogli di carta.

Ecco come funziona il processo:

  1. Preparazione della pasta: La polpa di cellulosa, derivata da legno, fibre riciclate o altre fonti, viene trattata, pulita e trasformata in una sospensione acquosa nota come pasta di carta.
  2. Formazione del foglio: La pasta di carta viene versata su un tamburo rotante o su un cilindro, dove l’acqua viene drenata attraverso una rete per formare un foglio continuo di carta. La macchina in tondo può produrre rotoli di carta di larghezza variabile in base alle specifiche necessità.
  3. Asciugatura: Il foglio di carta umido viene fatto passare attraverso una serie di rulli di asciugatura riscaldati per rimuovere l’umidità residua e consolidare la struttura del foglio.
  4. Avvolgimento: Una volta asciugato, il foglio di carta viene avvolto su un tamburo di avvolgimento per creare un rotolo continuo di carta.

Le macchine in tondo sono spesso utilizzate per la produzione di carta da giornale, carta per riviste, carta da stampa, carta per la produzione di sacchetti, e altri tipi di carta che sono spesso utilizzati in rotoli invece che in fogli singoli. Sono particolarmente adatte per la produzione su larga scala in quanto possono funzionare ininterrottamente, producendo rotoli di carta di grandi dimensioni in modo efficiente.

Queste macchine hanno giocato un ruolo significativo nella moderna industria della carta, consentendo la produzione su vasta scala di prodotti cartacei in modo economico.12

  1. Descrizione prodotta da ChatGPT (19.10.2013) ↩︎
  2. Informazioni tecniche di dettaglio disponibili in Carlo Pastena, Glossario del Libro, C.RICD, Palermo, 2015, sub voce (consultabile anche versione online al seguente indirizzo) ↩︎
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Taglio dolce

In calcografia, il termine “taglio dolce” è un processo di incisione in cui una punta metallica o uno strumento simile viene utilizzato per incidere delicatamente l’immagine su una lastra di metallo, tipicamente rame o zinco. Questa tecnica di incisione prende il nome da “dolce” per la sua delicatezza rispetto ad altre tecniche più vigorose di incisione, come il bulino o l’acquaforte.

Durante il processo di taglio dolce, l’artista incide manualmente la lastra di metallo con linee e dettagli fini, creando un’immagine incisa con tratti precisi e delicati. Questa tecnica è spesso utilizzata per creare opere d’arte incise di alta qualità, come stampe o lastre per la stampa calcografica. Il risultato è un’immagine con una resa molto dettagliata e toni morbidi, che può essere utilizzata per creare riproduzioni di opere d’arte o per scopi artistici.

Il taglio dolce richiede abilità e precisione da parte dell’artista, poiché le incisioni devono essere fatte con cura per ottenere i dettagli desiderati. È una tecnica che richiede tempo e pazienza, ma può produrre risultati straordinari in termini di qualità e finezza dei dettagli nelle opere d’arte calcografiche.1

  1. Descrizione fornita da ChatGPT (19.10.2023) ↩︎
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Pigmento ftalocianina

Un pigmento ftalocianina è un tipo di pigmento organico ampiamente utilizzato per la produzione di coloranti, inchiostri e vernici. La struttura chimica delle ftalocianine è complessa e coinvolge un anello benzenico connesso a quattro unità di azoto attraverso atomi di carbonio. Questa struttura forma un anello centrale di tipo tetrapirrolico che è responsabile per le proprietà di colore dei pigmenti ftalocianina.

Le ftalocianine sono conosciute per la loro vivacità cromatica, stabilità chimica e resistenza alla luce. Queste caratteristiche le rendono molto popolari in una vasta gamma di applicazioni, tra cui:

  1. Inchiostri: Le ftalocianine sono ampiamente utilizzate nella produzione di inchiostri per stampa, compresi quelli utilizzati in stampa offset e stampa a getto d’inchiostro.
  2. Vernici: Questi pigmenti vengono spesso utilizzati nell’industria delle vernici, comprese vernici per esterni, vernici per automobili e vernici artistiche.
  3. Coloranti: Le ftalocianine sono utilizzate per produrre coloranti per tessuti, plastiche e altre applicazioni.
  4. Materiali plastici: Vengono utilizzate anche nella produzione di materiali plastici colorati, come polimeri termoplastici e resine.
  5. Applicazioni artistiche: Le ftalocianine sono apprezzate da artisti e pittori per la loro intensità e durata del colore.

Questi pigmenti sono disponibili in una vasta gamma di colori, tra cui blu, verde, rosso e altri, e la loro versatilità li rende un elemento chiave in molte industrie in cui la produzione di colori stabili e brillanti è essenziale.1

  1. Descrizione generata da ChatGPT (18.10.2023) ↩︎
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Pigmento diossazino

Un pigmento diossazino è un tipo di pigmento organico, spesso utilizzato nell’industria delle vernici, degli inchiostri e dei coloranti per la sua capacità di produrre colori stabili e vividi. Il termine “diossazino” si riferisce alla struttura chimica di base di questi pigmenti, che contiene due atomi di ossigeno legati al nucleo aromatico. Questa struttura conferisce ai pigmenti diossazino le loro caratteristiche distintive.

I pigmenti diossazino sono noti per la loro elevata resistenza alla luce e alla migrazione, il che significa che i colori creati con questi pigmenti tendono a rimanere stabili e non sbiadiscono facilmente nel tempo. Queste caratteristiche li rendono popolari in una varietà di applicazioni, tra cui vernici per artisti, vernici per automobili, inchiostri per stampa e materiali plastici.

I pigmenti diossazino possono essere disponibili in una gamma di colori, compresi rossi, gialli, verdi e altri. La scelta di un pigmento diossazino specifico dipenderà dall’applicazione e dal risultato cromatico desiderato. La loro versatilità, stabilità e vivacità dei colori li rendono una scelta apprezzata in molti settori in cui la qualità e la durata del colore sono fondamentali.1

  1. Descrizone fornita da ChatGPT (18.10.2023) ↩︎